L’ERRORE CHE HA CAMBIATO LA MIA VITA
Stimatissimo Padre,
chi le scrive è un ex fratino dei Padri Minori Conventuali. E un bel giorno, anzi brutto , giocando a calcio nel campetto attiguo al convento venni alle mani con un compagno. Conclusione, ci fu l’espulsione dall’ordine . Era l’anno 1950. Ancora ricordo il dolce nel giorno di San Francesco il 4 ottobre,. Ancora le belle passeggiate lungo i sentieri dove si sentiva l’odore degli limoneti, dove si restata entusiasti delle bellezze della riviera. Cari, oggi, quasi ottantunenne ricordo la mia vita confidando nell’aiuto del Signore.
Caro Padre, auguro a a lei e a tutti i suoi confratelli serenità e salute. Le mando una poesia.
Io ci credo e tu?
Spesso mi chiedo cos’è la vita
senza la speranza di Dio non ai muove un alito
vivi, trascorri le giornate, le varie stagioni
ma senza la fede è tutta perdizione
o ci credo e tu?
Se non mi segui non ci rivedremo lassù!
Pasquale Fressola (SA)
***
Caro Pasquale,
certe circostanze della vita ci permettono di comprendere la nostra reale vocazione. Un errore può spingerci a non sbagliare più, ad essere persone migliori. Tutti gli se vissuti sapientemente, come per Francesco d’Assisi, possono essere chiave di volta per la nostra esistenza. Non rimpiangere quello che è stato, ma cerca di vivere sempre guardando a quel futuro che ti è stato donato dopo quel piccolo incidente. Che cosa ha portato? che persona sei diventata? Solo migliorando noi stessi gli errori diventano fertili germogli e non foglie secche che finiscono per farne accumulare molte altre. Pubblico volentieri la tua poesia.
Un caro saluto di pace e bene.
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